Anche quest’anno siamo arrivati a Natale. Siamo riusciti a “salvarlo” allora?
Non siamo così presuntuosi... il Natale ha un “senso” che non viene mai meno. In questi giorni abbiamo ricevuto dal Brasile alcune parole semplici, ma che ci hanno colpito. Vengono da una terra lontana, ma riescono a parlare la lingua di tutti.
Ci sarà Natale? Certo che ci sarà!
Più silenzioso e con più riflessione, più simile al primo, quando Gesù è nato nella solitudine. Senza molte luci sulla terra, ma con la luce della stella di Betlemme che segna cammini di vita nella immensità del cielo. Senza grandiosi cortei regali, ma con l’umiltà di sentirci tutti cercatori di Verità. Senza grandi tavolate e con assenze amare, ma con la presenza di un Dio che riempirà la vita di tutti noi.
Ci sarà Natale? Certo che ci sarà!
Senza strade strabocchevoli, ma con il cuore riscaldato da Colui che sta per venire. Senza strepiti, né rumori, pubblicità o mortaretti... ma con la certezza di un Mistero che si rinnova; senza la paura del “covid-Erode” che vuole rubarci anche il sogno della speranza...
Ci sarà Natale! Perché Dio è dalla nostra parte e condivide, come Cristo nel presepio, la nostra povertà, le prove, il pianto, le sofferenze e i nostri lutti.
Ci sarà Natale! Sentiamo la necessità di una luce divina in mezzo a tanta oscurità. Il Covid19 non riuscirà a penetrare nel cuore e nell’animo di coloro che collocano nel cielo la propria speranza e i loro più grandi ideali.
Natale ci sarà! Canteremo i nostri canti natalizi; Dio nascerà e ci donerà la libertà! È quello che desideriamo per tutti noi, sperando che ciascuno diventi testimone di un Natale che porta la libertà interiore, il coraggio di camminare umilmente al fianco degli affaticati, degli oppressi e la silenziosa e serena disponibilità di condividere tempo e silenzio con coloro che si trovano in difficoltà!
Ci sarà Natale? Certo che ci sarà!
Che queste parole portino nelle vostre case l’augurio sincero, con un invito caro a papa Francesco: Non lasciamoci rubare la speranza!